Casa San Luca
Guarcino
(Frosinone)
Antico Monastero di origine benedettina (sec. XI), testimonianza di vita claustrale di tempi remoti, è immerso nel verde della Val Cosa, tra i Monti Ernici, in Ciociaria. E’ situato a 700 metri s.l.m. in una zona ricca di acque e sorgenti, circondato da fiorente e prosperosa natura. Nelle vicinanze si trovano alcuni esempi di vita monastica dalle antiche origini, come l’Abbazia cistercense di Casamari e la Certosa di Trisulti. La casa, completamente ristrutturata nel corso degli anni, è gestita dalla Congregazione delle Figlie della Madonna del Divino Amore che ne acquisiscono la proprietà nel 1960. Dal 1992 è aperta come Casa di accoglienza.
Come arrivarci:
IN TRENO: arrivo alla stazione ferroviaria di Roma Termini e da lì nostro servizio pullman
IN AUTO: Autostrada A1 direzione Napoli, uscita al casello di Anagni Fiuggi. Si prosegue in direzione Fiuggi. Al bivio prendere a destra per Guarcino; proseguire fino al bivio per guarcino (a sinistra). Arrivati al paese seguire le indicazioni per Casa San Luca.
I CORSI
28 luglio / 2 agosto
C’E’ UNA VOCE NELLA MIA VITA
Laboratorio di lettura ad alta voce – II edizione
Dott.ssa M. CASALBONI
C'è una voce nella mia vita,
che avverto nel punto che muore;
voce stanca, voce smarrita,
col tremito del batticuore.
(Giovanni Pascoli)
Sull’importanza, l’utilità, la bellezza, perfino il valore terapeutico del leggere ad alta voce, anche da soli, sono stati scritti i proverbiali fiumi d’inchiostro. Per chiunque abbia la passione della lettura, della voce, del teatro, della poesia e delle storie da ascoltare e regalare, questo laboratorio propone un approccio fatto di “assaggi” e “carotaggi” che coinvolgeranno direttamente i partecipanti: come già accaduto nella prima edizione del laboratorio, saranno proposti testi molto diversi per genere e sapore, testi che diventeranno pretesti per scandagliare ritmi e colori, vibrazioni della voce e delle emozioni, musicalità, chiarezza e senso, ma anche per sondare la capacità di sguardo e di ascolto di chi legge nei confronti dello spettatore, perché ogni atto di espressione è anche, sempre, un atto di relazione con l’altro.
Il cammino muoverà dalla prosa scoppiettante de Il giornalino di Gian Burrasca, per arrivare al teatro in versi di Vittorio Alfieri e di Hugo von Hofmannstahl, passando per gli endecasillabi di Salvatore Quasimodo e per il verso libero di Mariangela Gualtieri. Nel percorso, che è pratico e teorico, ovvero a un tempo di esercizio e di ascolto, potranno di volta in volta essere suggeriti altri esempi e suggestioni.